Il profumo del Cristianesimo (ePub)

Il testo, al di là del titolo nuovo e d’una diversa veste grafica, non è, in realtà, che la riproposizione del mio precedente Invito al Cristianesimo, edizione che ho provveduto a rivedere e ad ampliare. Consiglio a chi fosse in possesso del mio vecchio libro e lo avesse trovato interessante, di procurarsi anche questo, perché le variazioni apportate sono molte. Sarà come ritrovarsi tra le mani un prodotto appena uscito, visto che è stato rinnovato per almeno tre quarti. Non mi resta allora, che augurare ai miei graditi e penso incuriositi lettori, una buona, ma, soprattutto, proficua lettura.

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Delle tante critiche che oggigiorno si rivolgono abitualmente al Cristianesimo per conto dei suoi detrattori e avversari, parte di queste non sono altro che la riesumazione di precedenti opinioni, di obiezioni vecchie talune anche di secoli e vengono perciò in questa sede ricordate, riesposte, attualizzate in qualche maniera dalle circostanze storiche del momento; circostanze tuttavia capaci di ripresentarsi, né più né meno, con le stesse caratteristiche negative con cui si erano mostrate in passato.
Tutte le critiche prese in esame possono essere per praticità suddivise o, ancor meglio, ricapitolate in forma sintetica, nei tre punti che seguono: il primo, riguardante il contenuto della dottrina del Cristianesimo, il secondo, riguardante la persona del suo fondatore, l’ultimo punto, ma anche il più insistente, intransigente ed irriverente dei tre, riguardante, purtroppo, l’Istituzione che ne ha ereditato il messaggio, cioè la Chiesa e nello specifico la Chiesa Cattolica Apostolica Romana.