Guanda Saggi: La ribelle (ePub)
(Sprache: Italienisch)
«E pensare che questa vita, che ne vale mille, è durata solo ventinove anni.»
Le Figaro magazine
«Il racconto insolente e libero di una vita indomita. La lingua dell'autrice è brutale, diretta, intrepida.»
Le Monde des Livres
«Un...
Le Figaro magazine
«Il racconto insolente e libero di una vita indomita. La lingua dell'autrice è brutale, diretta, intrepida.»
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Produktinformationen zu „Guanda Saggi: La ribelle (ePub)“
«E pensare che questa vita, che ne vale mille, è durata solo ventinove anni.»
Le Figaro magazine
«Il racconto insolente e libero di una vita indomita. La lingua dell'autrice è brutale, diretta, intrepida.»
Le Monde des Livres
«Un documento eccezionale.»
l'express
«Un racconto unico, travolgente.»
Les Echos
Questo libro è l’autobiografia senza filtri – riemersa dagli archivi dei servizi segreti russi – di una donna appassionata e idealista. Scritta tutta d’un fiato, quasi come un diario, in una cella del gulag delle isole Solovki, ci consegna il racconto della vita ardente di Evgenija Jaroslavskaja-Markon. Nata ai primi del Novecento, fin da giovanissima dimostrò un amore viscerale per gli ultimi e un’insofferenza assoluta nei confronti di ogni potere costituito, compreso il nuovo regime bolscevico. Giornalista e conferenziera, girò la Russia e l’Europa assieme al marito, il poeta Aleksandr Jaroslavskij, personalità talentuosa e originale, molto nota nei circoli poetici e anarchici dell’epoca. Quando lui fu arrestato per propaganda antisovietica, Evgenija scelse il mondo della piccola criminalità, finendo a vivere di espedienti e piccoli furti. In una lingua schietta e senza fronzoli, le sue pagine ci raccontano l’universo degli emarginati – scippatori, ubriaconi, prostitute, ragazzi di strada –, la sola «classe» autenticamente rivoluzionaria, secondo lei, offrendoci così uno spaccato impareggiabile della Mosca e della Leningrado degli anni Venti, lontano dalla narrazione ufficiale del potere sovietico. Evgenija non teme le conseguenze della sua scelta, fino in fondo: «Se sto esponendo tutto ciò con la massima sincerità, è perché mi aspetto comunque di essere fucilata».
Le Figaro magazine
«Il racconto insolente e libero di una vita indomita. La lingua dell'autrice è brutale, diretta, intrepida.»
Le Monde des Livres
«Un documento eccezionale.»
l'express
«Un racconto unico, travolgente.»
Les Echos
Questo libro è l’autobiografia senza filtri – riemersa dagli archivi dei servizi segreti russi – di una donna appassionata e idealista. Scritta tutta d’un fiato, quasi come un diario, in una cella del gulag delle isole Solovki, ci consegna il racconto della vita ardente di Evgenija Jaroslavskaja-Markon. Nata ai primi del Novecento, fin da giovanissima dimostrò un amore viscerale per gli ultimi e un’insofferenza assoluta nei confronti di ogni potere costituito, compreso il nuovo regime bolscevico. Giornalista e conferenziera, girò la Russia e l’Europa assieme al marito, il poeta Aleksandr Jaroslavskij, personalità talentuosa e originale, molto nota nei circoli poetici e anarchici dell’epoca. Quando lui fu arrestato per propaganda antisovietica, Evgenija scelse il mondo della piccola criminalità, finendo a vivere di espedienti e piccoli furti. In una lingua schietta e senza fronzoli, le sue pagine ci raccontano l’universo degli emarginati – scippatori, ubriaconi, prostitute, ragazzi di strada –, la sola «classe» autenticamente rivoluzionaria, secondo lei, offrendoci così uno spaccato impareggiabile della Mosca e della Leningrado degli anni Venti, lontano dalla narrazione ufficiale del potere sovietico. Evgenija non teme le conseguenze della sua scelta, fino in fondo: «Se sto esponendo tutto ciò con la massima sincerità, è perché mi aspetto comunque di essere fucilata».
Autoren-Porträt von Evgenija Jaroslavskaja-Markon
Evgenija Jaroslavskaja-Markon nacque nel 1902 a Mosca da una famiglia della borghesia intellettuale ebraica. Crebbe a San Pietroburgo, dopo il liceo studiò Filosofia e nei primi anni Venti conobbe e sposò il poeta Aleksandr Jaroslavskij. Assieme al marito tenne conferenze di argomento letterario e antireligioso in Unione Sovietica e all’estero, in Germania e in Francia. Arrestata e rilasciata diverse volte, fu infine condannata alla detenzione nel gulag delle isole Solovki, dov’era rinchiuso anche suo marito. Lì venne fucilata nel 1931, non senza averci lasciato la sua folgorante testimonianza.
Bibliographische Angaben
- Autor: Evgenija Jaroslavskaja-Markon
- 2018, 180 Seiten, Italienisch
- Verlag: Guanda
- ISBN-10: 8823522447
- ISBN-13: 9788823522442
- Erscheinungsdatum: 07.06.2018
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eBook Informationen
- Dateiformat: ePub
- Größe: 2.22 MB
- Mit Kopierschutz
Sprache:
Italienisch
Kopierschutz
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