L'uomo del pane - Vizi e impressioni di un ex adolescente (ePub)
(Sprache: Italienisch)
Non basta aver scritto un libro, ci vuole anche il riassunto, un po’ come cucinare una lasagna ma stuzzicare l’appetito con un granello di uovo sodo. Sì, credo che anche Santino, il protagonista del mio libro, avrebbe fatto un esempio del...
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Produktinformationen zu „L'uomo del pane - Vizi e impressioni di un ex adolescente (ePub)“
Non basta aver scritto un libro, ci vuole anche il riassunto, un po’ come cucinare una lasagna ma stuzzicare l’appetito con un granello di uovo sodo. Sì, credo che anche Santino, il protagonista del mio libro, avrebbe fatto un esempio del genere. Lo conosco bene perché in realtà, Santino sono io e va da sé che la sua storia, seppur solo in parte, sia quella della mia vita; vero è che esordire con un libro intitolato “Parte della biografia di un uomo qualunque” non mi sembrava il caso e così...
Lui fa il fornaio, è irriverente, burbero, certo un po’ volgare ma semplice, almeno quello, dove per semplice non si intende scadente o povero di sé, ma proprio semplice e con tutte le problematiche del caso. Già, perché il peggior difetto delle persone semplici è che sono terribilmente complicate:
"Come suggerisce il mio mestiere, sono per le cose semplici, come le moto a un cilindro solo o al massimo due, i pantaloni di velluto a coste e le camicie a quadri. Mi piacciono poche cose in verità, tra queste annovero il giro di basso della sigla di Daitarn, i classici di Stallone e gli “alé” di Giovanni Floris."
Sarebbe stato facile creare un personaggio dalla vita standard: mobili Ikea, lavoro otto/diciassette sabato e domenica liberi, macchina appena fatta lavare dagli egiziani, tatuaggio carpa koi e a luglio? A luglio Formentera, a far finta d’esser ricchi! Invece Santino è un mezzo disadattato dall’anima rock, un ex adolescente incazzato con il mondo e per nulla intenzionato a volerci far pace. Perché? Perché è convinto di aver ragione e tanto basta! Cosa gli manchi di preciso non si sa, cento pagine e più di racconto e non si riesce a capire, ma su una cosa non v’è dubbio: alla fine del libro, vince lui.
Certo non si fa mancare nulla, crisi di panico, scatti d’ira, quel tanto che basta di depressione, una certa inclinazione a voler restare sempre da solo e un’imprevedibilità un po’ folle che tutto sommato, se uno evitasse di farsi troppe domande, lo farebbe sembrare perfino divertente. Non voglio dire che sia pazzo, questo no, anche perché, collezionare macchinette moka e scarpe Nike o avere amici immaginari non sono discriminanti, dico solo che, nonostante l’età avanzi e la maturità bussi, lui abbia ancora un po’ di adolescenza in tasca e se la tenga stretta, evitando così, almeno a detta sua, di diventare come gli altri:
"Alla fine è questo diventare un uomo, è sapersi dare dei limiti, è accontentarsi della tranquillità, è rincoglionirsi ma non farci caso, tanto sono tutti un po’ rincoglioniti."
Lui fa il fornaio, è irriverente, burbero, certo un po’ volgare ma semplice, almeno quello, dove per semplice non si intende scadente o povero di sé, ma proprio semplice e con tutte le problematiche del caso. Già, perché il peggior difetto delle persone semplici è che sono terribilmente complicate:
"Come suggerisce il mio mestiere, sono per le cose semplici, come le moto a un cilindro solo o al massimo due, i pantaloni di velluto a coste e le camicie a quadri. Mi piacciono poche cose in verità, tra queste annovero il giro di basso della sigla di Daitarn, i classici di Stallone e gli “alé” di Giovanni Floris."
Sarebbe stato facile creare un personaggio dalla vita standard: mobili Ikea, lavoro otto/diciassette sabato e domenica liberi, macchina appena fatta lavare dagli egiziani, tatuaggio carpa koi e a luglio? A luglio Formentera, a far finta d’esser ricchi! Invece Santino è un mezzo disadattato dall’anima rock, un ex adolescente incazzato con il mondo e per nulla intenzionato a volerci far pace. Perché? Perché è convinto di aver ragione e tanto basta! Cosa gli manchi di preciso non si sa, cento pagine e più di racconto e non si riesce a capire, ma su una cosa non v’è dubbio: alla fine del libro, vince lui.
Certo non si fa mancare nulla, crisi di panico, scatti d’ira, quel tanto che basta di depressione, una certa inclinazione a voler restare sempre da solo e un’imprevedibilità un po’ folle che tutto sommato, se uno evitasse di farsi troppe domande, lo farebbe sembrare perfino divertente. Non voglio dire che sia pazzo, questo no, anche perché, collezionare macchinette moka e scarpe Nike o avere amici immaginari non sono discriminanti, dico solo che, nonostante l’età avanzi e la maturità bussi, lui abbia ancora un po’ di adolescenza in tasca e se la tenga stretta, evitando così, almeno a detta sua, di diventare come gli altri:
"Alla fine è questo diventare un uomo, è sapersi dare dei limiti, è accontentarsi della tranquillità, è rincoglionirsi ma non farci caso, tanto sono tutti un po’ rincoglioniti."
Bibliographische Angaben
- Autor: Michele Molinari
- 2016, Italienisch
- Verlag: Michele Molinari
- ISBN-10: 8822827058
- ISBN-13: 9788822827050
- Erscheinungsdatum: 31.07.2016
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eBook Informationen
- Dateiformat: ePub
- Größe: 1.66 MB
- Ohne Kopierschutz
Sprache:
Italienisch
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