Petronii Arbitri "Satyricon" 100-115 / Beiträge zur Altertumskunde Bd.281 (PDF)
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The Satyricon of Petronius is a celebrated Latin novel and one of the most influential texts in Western literature. This critical edition and commentary of a section of the novel - the sea voyage episode - makes an important contribution towards a re-examination of the Satyricon as a whole, providing a useful tool for anyone interested in ancient narrative. The work, which offers new perspectives and interpretations, also includes a general introduction, a study of the famous tale of the widow of Ephesus, and a new outline of the textual tradition. It is equipped with extensive indices.
Petrons Roman Satyricon zählt zu den einflussreichsten Texten der westlichen Literatur. Diese kritische Edition und kommentierte Ausgabe einer der zentralen Passagen des Werks - der Seereise - leistet einen wichtigen Beitrag zur Rezeption des Satyricon als Ganzem und dient zudem als elementares Werkzeug für alle an der antiken Erzählkunst Interessierten. Die Arbeit umfasst darüber hinaus eine allgemeine Einführung, eine Studie zur Erzählung von der Witwe von Ephesus und einen aktuellen überblick über die Text-Tradition. Sie schließt mit einem umfangreichen Indices.
Il Sat. ci è pervenuto solo parzialmente e in forma frammentaria. Le prime significative tracce lasciate dal testo nell’alto medioevo sono per lo più riconducibili agli ambienti scolastici dell’Africa dove, verso la fine del regno dei Vandali, Fulgenzio († 532), e forse chi redasse collezioni florilegistiche poi confluite nell’Anthologia Latina, potevano consultare un testo certamente più ampio di quello che possediamo oggi, preservandoci l’uno brevi citazioni (fra cui i frr. 6–13 e 25), gli altri 26 carmi altrimenti ignoti (frr. 26–51). Dopo un secolo, indizi della presenza del testo ricompaiono nella Spagna visigotica, dove Isidoro di Siviglia († 636) inserisce nelle Etymologiae citazioni che potrebbero derivare da una versione più completa (test. 6 e fr. 14), e dove l’autore dell’Ars grammatica solitamente attribuita a Giuliano, vescovo di Toledo, cita un verso (14, 2 v. 5; cf. test. 7) di un carme contenuto, insieme a 83, 10 e ai frr. 42–43, anche nel cod. Leidensis Vossianus lat. F. 111, scritto a Lione ma contenente testi di probabile provenienza toledana. In un elenco risalente all’XI sec. di libri appartenuti a Wulfhad, arcivescovo di Bourges a partire dall’866 († 876), fa la sua comparsa, per la verità insieme a scrittori ecclesiastici, un Petronius. È incerto se queste testimonianze rispecchino, anche in modo approssimativo, un reale tragitto compiuto dal testo. Ad ogni modo, nel IX sec. quanto restava del Sat. (l’archetipo?) doveva trovarsi in Francia, forse ad Auxerre, e fu in seguito conosciuto anche ad Orléans o comunque nei luoghidove fu compilato il florilegium Gallicum. L’archetipo doveva contenere soltanto una parte del Sat. (forse la seconda metà, v. sopra, p. 7) e ad esso si fanno risalire, più o meno direttamente, quattro
1. Gli excerpta brevia (O)
La prima fonte, indicata con la sigla O, è rappresentata dai cosiddetti excerpta brevia o vulgaria, conservati nei manoscritti più antichi che vanno dal IX al XII sec.: B R P cui si aggiunge Mz per i capp. 111–112. Si tratta di frammenti più brevi, che evitano scrupolosamente i passi che trattano dell’amore omosessuale, e che riproducono soprattutto parti in poesia, disquisizioni di critica letteraria, scene dialogate e tutta la novella della matrona di Efeso. Chi ha operato la selezione (forse ad Auxerre), risalente a non oltre la prima metà del IX sec., ha spesso ricucito i brani in forma il più possibile continua senza alcuna indicazione di lacuna, tanto che in alcuni casi, senza le altre fonti, non saremmo in grado di scorgere le suture. In molti casi l’excerptor sembra passare da un brano all’altro connettendoli per somiglianza tematica, realizzando una sorta di composizione a ‘domino’; talora tralascia brevi periodi senza compromettere l’intelligibilità di una scena (cf. 110, 4–5), talora taglia il testo preoccupandosi di nascondere la sutura (cf. 96, 7–108, 11), talora interviene con impercettibili modifiche per aggiustare la riduzione (cf. 18, 5 si inquit non; meno probabilmente 109, 6 ergo; forse 118, 1 inquit Eumolpus).
- Autor: Giulio Vannini
- 2010, 1. Auflage, 377 Seiten, Italienisch
- Verlag: Walter de Gruyter
- ISBN-10: 3110240920
- ISBN-13: 9783110240924
- Erscheinungsdatum: 27.05.2010
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